Lavagna

Il film "Le mani in pasta - Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie"

Mercoledì 15 marzo alle 17 nella sala delle Opere Parrocchiali della Basilica di Santo Stefano

Il film "Le mani in pasta - Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie"
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In vista della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, Coop Liguria e Libera Genova Presidio Nicholas Green del Tigullio, in collaborazione con Associazione Futura, offrono a Lavagna la proiezione gratuita del film di Daniele Biacchessi “Le mani in pasta – Le esperienze sui terreni confiscati alle mafie”. L'appuntamento è per mercoledì 15 marzo, alle 17, nella sala delle Opere Parrocchiali della Basilica di Santo Stefano, in via dei Cogorno.

L’ingresso è libero e gratuito.

Il film è liberamente tratto dal libro “Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto”, pubblicato lo scorso anno da Carlo Barbieri, a 20 anni dalla primissima edizione di “Le mani in pasta”, volume nel quale aveva raccontato la nascita delle cooperative Libera Terra, che gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata.

La data di uscita del libro, come quella del film, non sono casuali: nel 2021, infatti, si sono celebrati i 25 anni dall'approvazione della legge 109/96 che ha reso possibile il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, grazie al milione di firme raccolte dall’associazione Libera, costituita nel 1995.

Il film è stato realizzato grazie a un progetto di crowdfounding e sostenuto da Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop. Ha ottenuto il patrocinio del Comune di Corleone ed è stato prodotto con la collaborazione di  Coop Liguria, Coop Alleanza 3.0, Coop Lombardia, UnicoopTirreno, Nova Coop, Consorzio Libera Terra Mediterraneo, Agenzia Cooperare con Libera Terra, Associazione Arci Ponti di memoria, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e democratico, Archivio Storico della Cgil, Jaca Book, Multicoopter drone.

A Lavagna sarà presente il regista, Daniele Biacchessi, e parteciperà in collegamento anche l’autore del libro, Carlo Barbieri.

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