Presentazione del libro "C'era una volta l'URSS- storia di un amore"
L’autrice, oltre a evidenziare gli aspetti positivi, critica aspramente quelli deteriori come, per esempio, la ottusa censura delle opere letterarie, cinematografiche e teatrali

Il laboratorio politico culturale “Altri mondi possibili” organizza per martedì 1° luglio alle 21 alla sala riunioni della Croce Verde di Chiavari, in Largo Giuseppe Casini 10, la presentazione del libro
"C'era una volta l'URSS- storia di un amore" di Laura Salmon – Teti Editore.
La presentazione
Alla presentazione ci sarà l’autrice, Laura Salmon, docente ordinaria di lingua e traduzione russa all’Università degli Studi di Genova, slavista di fama internazionale, con al suo attivo numerose pubblicazioni e seminari in Italia e all’estero.
Il romanzo
In questo romanzo autobiografico l’Unione Sovietica è vista attraverso le memorie personali e lo sguardo in soggettiva di una studiosa italiana che alla Russia ha dedicato la sua vita. Una fusione di sentimenti autentici e sapienza che solo la narrativa può consentire.
Come in un lungo racconto, si succedono i capitoli più intensi e curiosi di un lungo decennio di esperienze vissute in Urss dall’autrice, prima studentessa e poi giovane studiosa.
Dal primo fatale incontro con la lingua russa e con la leggendaria Tamara, si passa al matrimonio e alla vita a Leningrado, per giungere, infine, al traumatico crollo del Paese e alla nostalgia.
I ricordi di un mondo profondamente amato, in cui «vivere era tremendamente faticoso, ma altrettanto gratificante», si accompagnano alle riflessioni odierne di una affermata russista ormai matura che – come riferimento etico ed esistenziale – ha scelto la paradossale civiltà russa, in cui «il tradizionalismo è anticonformista, il progressismo è disciplinato, l’ozio è produttivo e l’efficientismo è di cattivo gusto».
La visione della Russia sovietica
La visione della Russia sovietica, però, qui non è apologetica. L’autrice, infatti, oltre a evidenziare gli aspetti positivi, critica aspramente quelli deteriori come, per esempio, la ottusa censura delle opere letterarie, cinematografiche e teatrali.
Queste pagine invitano a non fidarsi dei pregiudizi, a fondare le proprie opinioni sulla conoscenza approfondita e diretta, a chiedersi perché mai qualcuno possa amare tanto ciò che ci è stato imposto di detestare.
La locandina dell'evento