Prolungata sino a venerdì 29 settembre la personale di Cristiano Senno
La mostra “Segno e colore, Un accordo sensibile” del pittore lavagnese sta riscuotendo un grande successo
Un quaderno delle presenze che parla da solo, tanti i complimenti e i messaggi di apprezzamento per le opere che formano il piccolo percorso espositivo allestito negli spazi dell’ufficio di calata Ovest in banchina. “Segno e colore, Un accordo sensibile” la personale del pittore lavagnese Cristiano Senno sta riscuotendo un buon successo e così la direzione di Calata Ovest ha deciso di prolungarla sino a venerdì 29 settembre. C’è ancora tempo dunque per visitare la mostra che comprende marine, ritratti e autoritratti, tutto sempre caratterizzato da una materia pittorica erosiva e introspettiva, che registra inquietudini emotive che vengono evidenziate nei tratti spezzati e scavati di grande intensità e suggestione, in una sorta di impressionismo drammatico di forte impatto.
Ingresso libero, tutti i giorni negli orari di apertura dell’ufficio:
dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
La biografia dell'autore
Nato nel 1969 a Lavagna, dove vive e lavora. Ha studiato disegno e pittura sotto la guida del pittore, scultore e incisore Luigi Grande e, dal 2009, fa parte dell’Associazione Incisori Liguri. Ha esposto in mostre personali sia a Chiavari che a Lavagna che a Genova, e ha partecipato a diverse mostre collettive, grazie alle quali le sue opere sono state ad Arenzano, a Firenze, ancora a Genova, fra cui presso il Museo di Sant’Agostino e al Castello Foltzer di Rivarolo. Hanno scritto di lui importanti critici e colleghi come: Germano Beringheli, Gianfranco Bruno, Giorgio Seveso, Adriana Dentone, Vico Faggi, Giannetto Fieschi, Luigi Grande, Franco Lecca e Mario Rocca. Proprio Giorgio Seveso ne ha brillantemente focalizzato l’opera scrivendo: “La pittura, per Senno, è come un diario dell’animo, è come un sismografo sensibile dell’esistere. Che è, del resto, il miglior modo di lavorare per un pittore, soprattutto oggi. Attento alla propria sostanza umana, fuori dalle tendenze à la page, senza ansia di successo ad ogni costo, schivo di piacevolezze, compiacimenti e accondiscendenze alle mode estetiche prevalenti. Ed è un diario fatto di immagini, da rispettare nella sua persuasiva verità e nella sua immediatezza, molto intensamente risolto nei suoi termini essenziali”.