San Giovanni Battista, l'arcivescovo sferza la città
Famiglia, inclusione, Pnrr al centro delle riflessioni di Marco Tasca
Un discorso inedito quello dell'arcivescovo di Genova Marco Tasca, pronunciato al termine della processione di San Giovanni Battista nel cuore di Genova il 24 giugno, che sostituisce il discorso tradizionalmente pronunciato al Te Deum di fine anno.
Il religioso ha affrontato temi di forte attualità, come l’inclusione, la famiglia, l’economia della città, il lavoro, la povertà e le disuguaglianze che “persistono e si registrano grandi disparità di accesso al lavoro, ai servizi sanitari, all’istruzione, all’educazione”.
Genova poi vista come una terra che con braccia larghe accoglie chi arriva dal mare e che non deve avere paura e non deve essere diffidente, ma deve essere città che “desidera continuare a crescere nel diventare un modello di inclusione e di multiculturalità, un esempio di civiltà e di umanità, dove le persone di qualunque ceto sociale e da qualunque punto del mondo arrivino, siano sempre considerate degne di ogni interesse politico”.