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Rapallo
San Michele di Pagana, si conclude la rassegna “Sotto il campanile”
Gli ultimi appuntamenti sono previsti per venerdì 30 e sabato 31 agosto
Si chiude con gli ultimi due incontri di oggi e domani, venerdì 30 e 31 sabato 31 agosto la rassegna estiva "Sotto il campanile".
Qualche dato che ci aiuta a riflettere
Oltre 1500 presenze per gli incontri e 1000 per le cene tipiche, sempre nella splendida cornice del giardino della parrocchia di S.Michele, divenuta ormai un punto di riferimento per residenti e "foresti" - per citare Dario Vergassola.
Don Paolo Zanandreis e il suo staff di volontari hanno puntato soprattutto sulla riflessione e sull'ascolto.
I relatori, molti di provenienza internazionale, hanno contribuito - con la loro gratuita presenza - al successo dell'iniziativa, condividendone il progetto.
“A Nordic Jazz Night”: la sera del 30 agosto alle 21.30 sul piazzale della parrocchia di San Michele il collettivo musicale Moja (Marco Passerini Pianoforte ed elettronica, Franco Caruso basso, Ruggero Cangioloni batteria) che si ispira alle interpretazioni delle composizioni del pianista svedese Esbjorn Svensson che, con il suo trio di jazz contemporaneo E.S.T. ha creato uno dei gruppi musicali europei più ammirati del primo decennio del nuovo millennio.
Suonando spesso in "ambientazioni" rock le loro performance possono essere descritte energiche, sperimentali e innovative, ma con i piedi radicati nella tradizione jazz.
Durante i concerti, il trio ha il piacere di ospitare amici musicisti. In particolare la cantante Betty Ilariucci, con la quale interpretano rivisitazioni di brani pop (Bowie, Sting ecc.), in versione... MOJA!
Suonando spesso in "ambientazioni" rock le loro performance possono essere descritte energiche, sperimentali e innovative, ma con i piedi radicati nella tradizione jazz.
Durante i concerti, il trio ha il piacere di ospitare amici musicisti. In particolare la cantante Betty Ilariucci, con la quale interpretano rivisitazioni di brani pop (Bowie, Sting ecc.), in versione... MOJA!
Chiude la rassegna Andrea Nicastro, inviato di Guerra del Corriere della Sera che, il 31 agosto alle 21.30, porterà la sua testimonianza su “i dividendi della pace”.
Siamo certi che la guerra sia (ancora oggi) la prosecuzione della politica con altri mezzi? Non è piuttosto un clamoroso fallimento economico, morale e politico anche per i vincitori? Nicastro proporrà un piccolo manuale di autodifesa dall’omologazione dominante, mettendo a confronto le narrative degli attuali conflitti in Ucraina e Medio Oriente. La tesi, vecchia come il mondo, ma poco considerata, è che chi guadagna dalle guerre (pochi) ha interesse che gli altri (tanti) le ritengano inevitabili.