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Il caso
Car sharing a Chiavari, parla Elettra
In risposta alle recenti dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Chiavari, Elettra dice la sua sul progetto Elettra Car Sharing nel Tigullio.
La difesa di Elettra
Ecco cosa scrive Elettra:
- La campagna pubblicitaria recentemente svolta sulle pagine di un quotidiano locale ha lo scopo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini su quello che riteniamo un tema fondamentale per il futuro: la mobilità sostenibile. Dispiace apprendere che l’amministrazione comunale lo abbia vissuto come un attacco, è uno sprono ad agire (il claim della campagna è il pianeta si salva tutti insieme con iniziative di sistema) e rinnoviamo la richiesta fatta all’amministrazione comunale ormai svariato tempo fa di concederci un incontro per spiegare il progetto, che è di natura sperimentale.
- L’incontro sarebbe inoltre propedeutico a precisare meglio alcune cose: la tariffa proposta è di 35cent al minuto, ma scende a 28 per i membri del club Elettra, cosi come indicato sul nostro sito www.elettracarsharing.com, ed è comprensiva dei costi di ricarica.
- Esistono servizi di Car Sharing con tariffe all’utente più basse di quella proposta, ma è sempre bene confrontare servizi simili: ad oggi non esiste in Italia un car sharing
100% elettrico come Elettra. Pertanto, non è corretto comparare le mele con le pere: i car sharing termici seppur una valida alternativa all’auto privata, non sono 100% eco-compatibili, come Elettra. - Le auto proposte non sono 4 bensì 20: la valenza della proposta di Elettra è quella di poter aderire ad un progetto di comprensorio, dove le auto possono liberamente circolare ed essere rilasciate nel territorio aderente all’iniziativa. Immaginiamola come una linea ferroviaria con le sue stazioni: è chiaro che se è possibile “fermarsi” il Comune beneficia di un flusso di traffico turistico che altrimenti lo bypassa, non potendosi fermare. Pertanto, il car sharing su Comuni di provincia ha senso se di sistema, e non limitato ad un singolo Comune.
- Non è vero che Elettra può svolgere liberamente l’attività di Car Sharing senza l’autorizzazione del Comune: se è vero che la proposta di Elettra è a costo zero per i Comuni aderenti, è altrettanto vero che le auto per essere rilasciate devono ottenere la gratuità dei posteggi blu (questo vale per tutti i car sharing in Italia), cosa che abbiamo chiesto a tutti i Comuni e ottenuto, tranne da quello di Chiavari che non ha risposto. Qualora volessero aderire al progetto, basta ottenere questa autorizzazione.
- E’ assolutamente nelle prerogative del Comune fare un bando pubblico e una manifestazione di interesse per valutare servizi più competitivi di quello da noi offerto. Questo per altro può essere fatto anche concedendo a Elettra la gratuità dei posteggi come richiesto (una cosa non esclude l’altra). La temporalità e la sperimentalità della nostra proposta ci fanno pensare che una gara sia un passaggio opportuno per il lancio un servizio permanente ed eventualmente esclusivo, cosa da noi mai richiesta. Ma non spetta a noi giudicare. Siamo ovviamente disponibili a partecipare a tale manifestazione di interesse e siamo anche disponibili a valutare accordi di inter-operabilità (ribadiamo per l’ennesima volta che il progetto è vincente perché GREEN e DI SISTEMA), a patto che anche gli altri servizi offerti siano 100% elettrici, altrimenti non sarebbe un’iniziativa davvero a tutela dell’ambiente. Ci preoccupano i tempi: abbiamo fatto la proposta progettuale ai Comuni diversi mesi fa, e il 15 giugno siamo pronti a partire. Qualora il Comune decidesse di subordinare la richiesta di sosta gratuità a questa manifestazione di interesse, dubitiamo che saremo in grado (noi o altri) di fornire il servizio per l’estate.