Centro Anidra: "I centri olistici non sono sette"
"Infine, esprimiamo profondo rammarico per come l’immagine della nostra Bobby, dei luoghi e delle persone a lei tanto cari, siano strumentalizzate"

Il centro Anidra di Borzonasca, balzato alle cronache nazionali per la storia di Roberta Repetto, si difende dalle accuse: "i centri olistici non sono sette"
Apprendiamo da alcuni organi di stampa che pseudo associazioni, dalla dubbia legalità e credibilità, in lotta per il ripristino del reato fascista di plagio, già abrogato perché incostituzionale, vogliono equiparare e far credere che i centri olistici siano delle sette. Purtroppo, la ricerca di pubblicità a buon mercato da parte di profittatori privi di ogni cognizione di causa può solo generare confusione oltre che alimentare sospetti sulla professionalità degli operatori del mondo olistico compresi i soci e i collaboratori del Centro Anidra che non risultano né indagati né accusati di alcunché.
Pertanto, è stato conferito mandato all’Avv. Andrea Vernazza del Foro di Genova affinché tuteli il decoro, la dignità e la professionalità di ciascuno di noi in ogni sede competente da ogni azione diffamatoria e calunniosa proveniente da chiunque pensi di avere il diritto di infangare la nostra attività che ha alle spalle venticinque anni di storia fatta di premi, riconoscimenti e progettualità.
Ringraziamo gli amici, gli ospiti e i frequentatori del Centro Anidra per i tantissimi messaggi di affetto e di stima professionale che ci hanno fatto arrivare in queste settimane e che ci riempiono il cuore, ben consapevoli, a differenza di altri, di cosa sia realmente il nostro lavoro e della differenza tra la verità e le menzogne strumentali e discriminatorie architettate ad arte per screditare la nostra reputazione e quella di tutti gli operatori del mondo olistico.
Infine, esprimiamo profondo rammarico per come l’immagine della nostra Bobby, dei luoghi e delle persone a lei tanto cari, siano strumentalizzate non solo da persone sconosciute ma anche da chi dice di volergli bene e non conosce o finge di non conoscere la verità sostituendo ad essa la calunnia.