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A Gambatesa nasce il Minatore, un formaggio davvero particolare

Grazie a Silvy e le sue "bimbe"

A Gambatesa nasce il Minatore, un formaggio davvero particolare
Ne
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Silvy Garibaldi e le sue "bimbe" a Cheese, kermesse a Bra

E' in pieno svolgimento a Brà (CN) "Cheese", la kermesse di Slow Food interamente dedicata a formaggi e latticini, una delle eccellenze della produzione agricola italiana. Anche a questa edizione Regione Liguria (con Liguria International e le Camere di Commercio) partecipa con uno stand dove sono ospitate alcune piccole produzioni di nicchia ma di grande interesse e valore della tradizione casearia ligure, in pieno spirito con la manifestazione.

Tra queste aziende  è stata invitata un'allevatrice del Parco, Silvy Garibaldi di Ne, che è solita portare le sue mucche al pascolo sui prati dello Zatta e produrre formaggi buoni, naturali e sostenibili nel suo piccolo caseificio aziendale, con rispetto e attenzione per l'ambiente e la conservazione del paesaggio rurale e storico dei pascoli tradizionali.

Un progetto premiato

Da qualche anno Silvy collabora con il Parco dell'Aveto su più fronti: per il mantenimento dei pascoli storici, come azienda campione nell'ambito di "Cambio Via" di Interreg Marittimo, di cui è capofila per i Parchi liguri Regione Liguria, progetto europeo che promuove e valorizza i prodotti della filiera dei pascoli, e infine per un'idea progettuale innovativa che vede la possibilità di stagionare alcuni dei suoi formaggi nelle gallerie sotterranee della Miniera di Gambatesa, di cui il Parco dell'Aveto è titolare: lo scorso anno questo progetto venne premiato con l'Oscar Green di Coldiretti, dedicato ai giovani agricoltori di tutt'Italia.

Per il suo lavoro e le sue iniziative Silvy è stata segnalata per lo stand che rappresenta le eccellenze di Liguria dagli esperti dell'ONAF (Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi) che, per il tramite del Parco, avevano avuto modo di testare in anteprima le tome "Il Minatore", stagionate a Gambatesa, ricavandone ottime impressioni.
L'azienda agricola "La Marpea al fior di latte" di Silvy Garibaldi sarà presente a Cheese nello stand Liguria domenica 19 e lunedì 20.

La testimonianza di Silvy

Racconta la Garibaldi:
“C'è una miniera in Val Graveglia che dal XIX a tutto il XX secolo ha dato lavoro a molti valligiani, tra cui i miei nonni, impegnati nell'estrazione della braunite (da cui si ricavava il manganese, utilissimo nell’industria siderurgica), ed oggi trasformata in Museo minerario dal Parco dell'Aveto: è la Miniera di Gambatesa, e proprio qui ho deciso di mettere a stagionare i miei formaggi! Ho un legame affettivo molto forte con questo luogo, e legare la terra e la sua storia alla mia azienda è sempre stato un sogno da
realizzare. Dopo vari studi la zona prescelta è stata individuata in alcune gallerie sotterranee, che presentavano caratteristiche idonee (adeguato ricircolo d'aria, spazio salubre, temperature stabili), dove sicuramente sono passati i miei nonni minatori. E
come si potrà chiamare questo formaggio ricavato dal latte di vacche “Pezzata Rossa Italiana” se non... “Il Minatore”? Le mie “bimbe”, così chiamo le mie mucche, pascolano sui prati naturali del Monte Zatta, nel Parco dell’Aveto, che è anche il titolare della Miniera di Gambatesa.

Il mio progetto è stato subito adottato dal Parco che mi ha permesso di effettuare una stagionatura sperimentale in miniera, e ho anche avuto la soddisfazione di ricevere, per questa iniziativa, il Premio Oscar Green 2020 per la categoria “Campagna Amica”, promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

Il formaggio è poi stato oggetto di degustazione con esiti favorevoli e positivi da parte degli esperti dell’ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio), che mi hanno voluto portare qua, sul palcoscenico di Cheese, a Brà -un sogno che coltivavo da tempo- a rappresentare, insieme ad altri colleghi, il meglio della produzione casearia della Liguria legata a naturalità, gusto e sostenibilità.

A breve spero di stabilizzare la presenza dei miei formaggi dentro la Miniera di Gambatesa, in accordo con il Parco dell’Aveto, con una zona dedicata e, perché no, la possibilità di svolgere visite guidate ai pascoli o laboratori del gusto coinvolgendo i visitatori del Museo minerario.
Già in questi ultimi mesi, sempre grazie al Parco, ho avuto modo di partecipare, insieme ad altri allevatori delle valli del Parco ad un progetto europeo coordinato da Regione Liguria, dedicato alla valorizzazione della zootecnia di montagna, il progetto Cambio Via, sviluppato nell’ambito di INTERREG IV C “Marittimo”, ancora in corso, e che prevede tra i suoi obiettivi, proprio la possibilità di promuovere e valorizzare aziende come la mia e i suoi prodotti.”

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