Commissione Tribunale, parlano i consiglieri dimessi. Messuti: "Sconcertato e deluso"
Guerra aperta a Palazzo Bianco sulla delicata questione della riapertura

Commissione per la riapertura del Tribunale di Chiavari, i consiglieri d'opposizione dimessi dicono la loro su quanto avvenuto. Nicola Orecchia (ormai ex presidente della commissione), Mirko Bettoli (ex vice), Giovanni Giardini, Silvia Garibaldi, Antonio Bertani e Alessandro Calcagno, hanno deciso di lasciare il loro compito. Ora la Commissione rimane in vita con i soli componenti della maggioranza.
"Ci hanno remato contro sin dall'inizio"
Scrivono i consiglieri:
"L’Amministrazione Messuti-Segalerba dichiara di volere l’apertura del tribunale solo a parole, ma nei fatti dimostra esattamente il contrario. L’Amministrazione Di Capua, dove Messuti era consigliere comunale delegato agli affari legali, ha stipulato con gli enti pubblici che oggi occupano interamente il nuovo palazzo di Corso De Michiel, costruito per essere un tribunale, contratti di locazione/comodato, (anche ultra ventennali), senza, però, aver previsto nessuna clausola contrattuale che consentisse al Comune di Chiavari, proprietario della struttura, lo scioglimento anticipato dei contratti, nel caso di ritorno degli uffici giudiziari.
Cosa che una buona e lungimirante amministrazione avrebbe dovuto fare. Ancora nel mese scorso, con determina n. 603 del 21.04.2023, l’Amministrazione Messuti ha inserito ulteriori uffici del Centro per l’Impiego all’interno di alcuni locali del nuovo palazzo, rilasciati al Comune dall’Agenzia delle Entrate. Di fronte alle aperture manifestate dal Sottosegretario Delmastro, venuto a Chiavari il 13 marzo scorso, e confermate in parlamento dal Ministro alla Giustizia Nordio, il Sindaco Messuti invece di impegnarsi in prima persona all’apertura del Tribunale, come in altre realtà comunali coinvolte dalla soppressione del rispettivo tribunale, ha delegato il compito ad una commissione di scopo, che non ha alcun potere esecutivo, ma solo istruttorio e consultivo/propositivo.
Quando è stata affidata sia la presidenza che la vice presidenza della commissione di scopo alla minoranza, la circostanza è parsa a tutti insolita, visto che sia per il Consiglio Comunale sia per tutte le cinque Commissioni Permanenti la maggioranza ha tenuto per sé non solo la presidenza ma anche la vice presidenza. Nonostante ciò noi ci siamo messi in moto, ma quando abbiamo chiesto l'intervento del Sindaco per mettere in pratica quanto stabilito, ci siamo trovati di fronte ad una posizione rinunciataria e abbiamo compreso che il Sindaco ha solo voluto scaricare responsabilità e non chiedere collaborazione costruttiva.
La Commissione si è, infatti, messa subito al lavoro e, compiuta l’istruttoria su quelle che sono le esigenze di spazi ed i locali più adeguati, prima di poter procedere col progetto, ha convocato il Sindaco, in rappresentanza dell’organo esecutivo a tal fine competente, per impegnare il Comune di Chiavari a mettere a disposizione i locali di Corso De Michiel per il Tribunale del Tigullio (e trovare una sistemazione alternativa agli enti pubblici ivi ospitati). Tuttavia, alla riunione del 15 maggio, l’Avv. Messuti, pilatescamente, non ha voluto assumersi alcun impegno in tal senso e ha rimandato ogni decisione sul punto ad un momento successivo all’approvazione del progetto da parte Ministero di Giustizia.
Per giustificare l’inerzia e la mancata collaborazione del Sindaco, all’ultima riunione i consiglieri di maggioranza, Alessandro Monti e Claudia Brignole hanno proposto ed approvato, con il nostro voto contrario, un nuovo ordine dei lavori della commissione, in completo contrasto non solo con quanto già votato all’unanimità alla prima riunione del 24 marzo da tutti i commissari (compresi i consiglieri di maggioranza stessi), ma anche con quanto consigliato dallo stesso consulente esterno, Avv. Gabriele Trossarello, peraltro, indicato dalla maggioranza.
L’Avv. Trossarello è stato chiaro: prima di redigere un progetto e sulla base di questo poter, poi, interloquire con le istituzioni e gli enti da coinvolgere, occorre stabilire se e quali locali siano disponibili e adeguati per ospitare i nuovi uffici giudiziari. Non il contrario. Lo stesso Comitato Nazionale per la riapertura dei 30 tribunali soppressi, riunitosi sabato scorso, ha indicato tra le linee guida per impostare il progetto da presentare al Ministero di Giustizia, la necessità di definire preliminarmente in quali locali si intendono ospitare gli uffici giudiziari. La maggioranza ha, invece, preteso di stravolgere l’ordine logico dei lavori approvato dalla commissione, iniziando subito le interlocuzioni con le istituzioni e gli enti da coinvolgere, senza, prima, avere minimamente chiarito non solo quali locali sarebbero utilizzabili e messi a disposizione dal Comune di Chiavari, ma neppure quale progetto sottoporre durante i colloqui prospettati nel loro ordine del giorno! Cosa dovremmo rispondere ai Sindaci dei Comuni, da coinvolgere nell’allargamento della nuova circoscrizione giudiziaria, alla domanda: dove intende il Comune di Chiavari ospitare il nuovo tribunale del Tigullio? Non si sa.
Quale progetto dovremmo sottoporre ai Presidenti del Tribunale di Genova e di La Spezia, ai relativi Procuratori della Repubblica e agli ordini professionali? Non è dato saperlo, né i consiglieri di maggioranza hanno fornito alcuna indicazione.
Il metodo di lavoro imposto dal Sindaco e dalla sua maggioranza non solo esorbita dalle competenze di una commissione, ma soprattutto è radicalmente sbagliato, troppo lacunoso e poco serio. Noi consiglieri di minoranza vogliamo collaborare per la riapertura del tribunale, ma non a queste condizioni che dimostrano come l’Amministrazione non abbia nessuna intenzione concreta di riaprire il tribunale, ma solo quella di far perdere del tempo. Se i consiglieri di maggioranza vogliono prendere l’autostrada in contromano, noi non li seguiremo. Per questo abbiamo rassegnato le nostre dimissioni, rimettendo il nostro mandato nelle mani del Presidente del Consiglio Comunale".
L'ira del sindaco Messuti
Intanto sulla questione è intervenuto il sindaco Federico Messuti, che commenta:
“Sono sconcertato e profondamente deluso dal loro comportamento. Il presidente della commissione Nicola Orecchia ha fallito, non ha portato avanti il suo compito. Si è dimesso, non assumendosi le responsabilità del ruolo che che ha deciso di ricoprire accettando la nomina, avanzata all’unanimità, dal consiglio comunale. Non ha rispettato gli impegni presi nei confronti di tutti i cittadini e dei professionisti che attendevano da anni un progetto serio per riportare a Chiavari il tribunale.
Non ha voluto prendere contatti con i ministri, con gli addetti alla giustizia e i presidenti della Corte d’Appello per capire, concretamente, se era fondata la proposta avanzata mesi fa da Delmastro durante una sua visita lampo a Chiavari. In realtà solo una conferenza stampa davanti all’ex palazzo di giustizia di corso De Michiel a cui né io né i miei amministratori siamo stati invitati. Fatto assai curioso che può far pensare ad un accordo politico ad hoc con il suo partito per montare un caso intorno alla riapertura.
A questo punto, chiederò un incontro al Ministro della Giustizia per capire la fondatezza della necessità del progetto - prosegue Messuti - Le ipotesi sul cortocircuito della commissione sono due: incapacità o malafede. Evidentemente era un progetto che volevano far fallire sin dall’inizio utilizzando pretestuosamente il tema degli spazi”.