Sestri Levante

Altri rischi di depotenziamento dell'ospedale di Sestri dopo il Covid? L'ASL 4 smentisce

L'Azienda Sanitaria assicura che il futuro del nosocomio non è a rischio, ma certe riorganizzazioni restano ancora in vigore in previsione del rischio di nuove ondate pandemiche nei prossimi mesi

Altri rischi di depotenziamento dell'ospedale di Sestri dopo il Covid? L'ASL 4 smentisce
Pubblicato:
Aggiornato:

La direzione strategica di ASL 4, attraverso una nota diramata dal proprio ufficio stampa, cerca di tranquillizzare tutta la popolazione in merito ad alcune notizie - che nella nota vengono definite «infondate» - apparse sulla stampa locale relativamente al futuro dell’ospedale di Sestri Levante.

Altri rischi di depotenziamento dell'ospedale di Sestri dopo il Covid? L'ASL 4 smentisce

L'ASL 4, dunque, fa alcune precisazioni. Come noto - spiega l'Azienda Sanitaria - a livello nazionale si sta affrontando il percorso correlato alla fase 2 dell’emergenza SARS-COV-2: «Purtroppo, ad oggi, non ci è dato sapere se, nei prossimi mesi autunnali, si potrà sviluppare una seconda ondata pandemica, come da più parti ipotizzato, e, per tale motivo, le direttive nazionali prevedono un atteggiamento di grande prudenza e la realizzazione di impianti sanitari strutturati e pronti al funzionamento tempestivo in caso del concretizzarsi del rischio. Non bisogna, infatti, dimenticare che, in ottemperanza a specifiche disposizioni, ogni ASL ha l’obbligo di prevedere un’attivazione repentina di posti letto dedicati al trattamento del Covid in caso di ripresa della pandemia».
Il progetto che coinvolge l’ospedale di Sestri Levante, da subito individuato quale centro aziendale per la cura dei pazienti affetti da Covid-19, ha previsto l’utilizzo compiuto di tutte le aree ospedaliere, arrivando ad accogliere fino a 100 pazienti specifici nella fase di massima espressione della malattia.
L’evento eccezionale e imprevedibile che ha portato, negli scorsi mesi, all’improvvisa temporanea attivazione del nuovo percorso Covid, «non ha certamente mutato l’indirizzo strategico oncologico e riabilitativo definito dal piano sociosanitario per l’Ospedale di Sestri Levante - continua l'ASL - La riprova ne è l’andamento dei lavori in corso di esecuzione presso il piano 6°, disattivato da anni, che termineranno nei prossimi mesi e porteranno alla realizzazione di un nuovo e innovativo reparto di riabilitazione motoria e neuromotoria con le relative palestre».

«È evidente che la necessità di attivare, e ora mantenere, i reparti covid ha comportato un provvisorio spostamento della degenza riabilitativa in area Covid free a Rapallo; tale permanenza si concluderà prima possibile, probabilmente nel breve periodo, comunque in relazione all’andamento della pandemia - assicura il comunicato -. In ogni caso, tale scelta virtuosa, ha assicurato il prosieguo di tutti gli interventi riabilitativi del territorio aziendale in massima sicurezza e la possibilità, contemporanea, di indispensabili cure ai soggetti purtroppo colpiti dal terribile virus».

«Al momento, in relazione alle mutate condizioni epidemiologiche, sono in corso valutazioni tecniche per circoscrivere momentaneamente i reparti covid ad un solo piano dell’ospedale - continua a precisare l'ASL - definendo percorsi in massima sicurezza per consentire la riattivazione progressiva delle attività ambulatoriali presenti in epoca pre covid, come di fatto sta avvenendo. Per quanto riguarda l’attività oncologica legata alla somministrazione infusionale della terapia, la direzione strategica di ASL 4, ha accolto le indicazioni del personale della medesima struttura, approvate all’unanimità dal Collegio di Direzione che, per la massima sicurezza, in questo particolare periodo pandemico, ne prevedono l’esecuzione “temporanea” presso l’ospedale di Rapallo. Il percorso è stato preventivamente illustrato ai Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ai Sindacati e al Sindaco di Sestri Levante, anche per la scelta della piastra ambulatoriale provvisoria all’interno del Comune».

Una decisione «sofferta», non esita a definirla l'Azienda, che però si augura «possa durare il minor tempo possibile, ed è stata presa in relazione alla particolare fragilità di questi pazienti, all’incremento esponenziale degli accessi all’ospedale di Sestri Levante, decisamente ridotti durante il lock down e per garantire loro la massima sicurezza nei percorsi, pur rilevando che il trattamento dei casi indifferibili, numericamente inferiori all’affluenza consolidata degli utenti, è stata gestita nel migliore dei modi durante l’emergenza senza alcun contagio fra operatori o pazienti. È evidente che, in relazione all’andamento della pandemia, il ritorno alla normalità, fortemente auspicato, avverrà nel più breve tempo possibile».

Per quanto concerne, infine, la Radiologia, «è totalmente infondata la notizia sulla sospensione delle attività - sottolinea l'ASL 4 - Il ricorso al privato è esclusivamente di tipo “integrativo” e, come tale, fortemente auspicabile da qualunque autorità sanitaria, al fine di consentire, in aggiunta all’attività propria della radiologia aziendale, ulteriori prestazioni che consentano di recuperare la risposta ai bisogni, sospesi dalla data del 3 marzo, nel minor tempo possibile. Si tratta, quindi, di efficienza nell’erogazione dei servizi che appare evidente senza necessità di alcuna ulteriore precisazione».

«In conclusione appare strumentale e privo di fondamento l’affermazione che ci sia un progetto di riorganizzazione, in relazione al COVID-19, atto a depotenziare l’ospedale di
Sestri Levante», conclude la direzione strategica. «Al contrario, si conferma sempre più nella progettazione della direzione strategica di ASL 4, in sinergia con A.Li.Sa, un presidio indispensabile non soltanto ad assicurare l’integrazione ospedale territorio e la gestione delle patologie croniche a carattere riabilitativo ma anche per il mantenimento e consolidamento dell’area degenziale pneumologica, oncologica e riabilitativa, con l’opportunità della Terapia intensiva respiratoria e di un reparto a media intensità di cura per i pazienti Covid. Tali ambiti di cura, mai ipotizzati in passato e oggi realizzati, sono fortemente caratterizzanti di una realtà ospedaliera che vede per tutti i piani una specifica e concreta destinazione d’uso, nell’ottica della massima appropriatezza, efficienza, efficacia e sicurezza per tutti i nostri assistiti per la soddisfazione dei loro bisogni fondamentali e, in questo drammatico periodo storico, anche eccezionali di salute».

Seguici sui nostri canali