La polemica

Replica del Sindaco Mangiante all'Anpi di Lavagna

"E' la minoranza che si è opposta all'approvazione della mozione antifascista"

Replica del Sindaco Mangiante all'Anpi di Lavagna
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"In data di ieri ricevo non senza stupore dalla sezione Anpi cittadina la “lettera aperta al Sindaco di Lavagna e all'Amministrazione Comunale” in cui si fa riferimento alla mancata approvazione per volontà della maggioranza di una mozione che riguardava “l'adozione di misure per contrastare le nuove forme di fascismo”. Tale mozione è stata presentata dal gruppo di minoranza Officina Lavagnese che, forse,  ha riferito in modo non conforme su quanto avvenuto in Consiglio Comunale".

Democrazia e libertà sono il nostro faro

"Preliminarmente, devo sottolineare come io stesso e la maggioranza che ho il privilegio di rappresentare abbiamo ben presente ed onoriamo i fatti che determinarono la storia democratica della Nazione e della Città di Lavagna e che principi come democrazia e libertà costituiscono punti fermi di tutti i nostri concetti ed azioni. E' proprio per questo ed anche in ossequio a quanto leggo nel sito di A.N.P.I. dove avete indicato che un Vostro scopo operativo è “restituire al Paese una piena libertà e favorire un regime di democrazia per impedire in futuro il ritorno di qualsiasi forma di tirannia e assolutismo” che abbiamo ritenuto non solo di condividere ma anche di ampliare i concetti della mozione del gruppo di minoranza".

La mozione proposta dalla maggioranza

"Di seguito, proprio per evitare mistificazioni o strumentalizzazioni ingenerose in un fatto come questo riporto il testo da noi proposto per la parte deliberativa:

- “a perseguire, nell’atto delle proprie funzioni, ogni forma di violenza verso il prossimo,

- per lo specifico episodio di Cogoleto a esprimere solidarietà al sindaco di Cogoleto e condannare il vile gesto dei tre consiglieri, che hanno dimostrato la loro totale incapacità di partecipare alla vita democratica, insultando la nostra Costituzione Repubblicana,

- far sì che sia data la più ampia diffusione e possibilità di firma alla proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista, denominata “Legge Antifascista Stazzema”, dal nome della città della Versilia, segnata da una delle più tragiche stragi civili messe in atto dai nazifascisti nell’agosto del 1944, il cui Sindaco è presidente del comitato promotore, ed ad altro tipo di proposte di legge volte a colpire ogni sistema totalitario e socialmente prevaricante,

- rafforzare e promuovere ulteriormente azioni politiche su questi temi per sensibilizzare tutta la cittadinanza attraverso un lavoro di rete, con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione, a livello locale e oltre, che coinvolga istituzioni, scuole, associazioni e cittadini, per le giornate e/o ricorrenze nazionali già istituzionalizzate e programmate ma durante tutto l’anno.”

La minoranza ha votato contro

"Tale testo emendato è stato inspiegabilmente non approvato proprio dal gruppo di minoranza e non dalla nostra maggioranza. Quindi, sono io cortesemente a chiederVi di voler precisare ai componenti di Officina Lavagnese che il testo emendato è allineato ai Vostri (e nostri) Principi e di ripresentare la mozione così come emendata dichiarandoci disponibili all'approvazione fin dalla prossima riunione di Consiglio Comunale."

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