Calcio e Covid

Oggi il calcio con gli stadi (parzialmente) aperti: ma i tifosi del Sestri rifiutano di andarci

Oggi la partita dell'Entella a porte aperte, dopo la positività di ieri di un membro dello staff. Ma dalla Lombardia forse potrebbe cominciare a cambiare tutto: dichiarato lo stop ai campionati dilettanti

Oggi il calcio con gli stadi (parzialmente) aperti: ma i tifosi del Sestri rifiutano di andarci
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Il calcio - almeno quello delle serie minori - è in queste ore più che mai in bilico: in Lombardia l'annuncio, ieri sera, della sospensione dei campionati dilettantistici. Era del resto la richiesta che anche qui aveva fatto già una settimana fa, con grande senso di responsabilità, la società del Rupinaro. Quello professionistico invece pare destinato a proseguire senza batter ciglio nel mezzo della riesplosione dell'emergenza sanitaria, ma le criticità sono tante ed evidenti.

Oggi il calcio con gli stadi (parzialmente) aperti: ma i tifosi del Sestri rifiutano di andarci

C'è il caso della Virtus Entella, che oggi giocherà al Comunale contro la Reggina (alle 15 anziché alle 14, ieri la variazione al fischio d'inizio comunicata dalla Lega di Serie B). E sarà il primo match con lo stadio a porte aperte. Da ieri pomeriggio aperte le prevendite a tutte. Ma proprio ieri fra i biancocelesti è emersa la positività di un membro dello staff del gruppo squadra. Oggi il gruppo ha effettuato un ulteriore ciclo di tamponi per uno screening prima della partita, l'esito è arrivato a quattro ore dall'inizio della partita con la Reggina: i test hanno dato tutti esito negativo.

In serie D sono stati disposti dei limiti alla capienza degli stadi, 170 spettatori al Sivori di Sestri, 140 al Riboli di Lavagna. Ma qui sono proprio i tifosi - almeno alcuni - a dire no. Il gruppo Piesse Sestri Levante infatti, il più numeroso tra i sostenitori dei Corsari ed anche - forse non incidentalmente - quello dei più giovani, ha annunciato che non entrerà allo stadio, invitando anche tutto il resto della tifoseria a fare lo stesso almeno "sinché la situazione non sarà migliorata". Non ci sono insomma a Sestri solo irresponsabili che violano le misure di sicurezza, ma anche persone che hanno ben chiara l'importanza della responsabilità individuale. E che emergano all'interno di un settore, quello dei tifosi del pallone, che tanto spesso viene dipinto come proverbialmente ignorante ed incosciente, è una non poi così piccola consolazione in un momento tanto delicato per lo sport.

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