Botta e risposta

Chiavari, querelle Garibaldi - Messuti: la controreplica del consigliere di minoranza

Terzo atto in scena

Chiavari, querelle Garibaldi - Messuti: la controreplica del consigliere di minoranza
Pubblicato:

Giornata di repliche e controrepliche ieri a Chiavari grazie alla querelle che vede protagonisti il consigliere comunale di minoranza Silvia Garibaldi e il sindaco Federico Messuti.

Il primo atto è andato in scena con l’affondo di Garibaldi nei confronti dell’amministrazione comunale, seguito dalla risposta del primo cittadino di Chiavari.

Ecco l’ultimo (per ora) “capitolo della saga”: la controreplica di Garibaldi.

La controreplica di Silvia Garibaldi

«Mi pare che il sindaco, o forse chi scrive per lui, abbia il dente avvelenato per non aver potuto costruire sull’area Italgas a causa delle proteste e dell’azione efficace della minoranza congiunta visto che ne parla continuamente anche se io non l’ho citata. Palazzo Ferden allo stesso modo non è citato sul mio comunicato di ieri ma ricordo al sindaco che su quella vicenda sull’illegalità si esprimerà la Procura visto che c’è un esposto ivi depositato. La cementificazione dell’area Rissauto l’hanno potuta vedere sulle pagine dei giornali annunciata proprio dall’amministrazione a tutti i cittadini via stampa. I palazzi sono marzapane o cemento? Su cosa mentirei secondo loro? L’operazione Rissauto è stata annunciata da loro: o è una fake news? L’perazione di via Chiarella è sotto gli occhi di tutti o abbiamo le visioni? Per quanto riguarda la pulizia dei fiumi leggano le interrogazioni: ho chiesto se vi è intenzione o meno di pulirli e con quale cronoprogramma, quindi rispondano per iscritto e formalmente. Un sindaco e un presidente di consiglio comunale dovrebbero sapere che si risponde formalmente e non via social. Invece il presidente del consiglio comunale dimentica che l’ultimo consiglio è stato praticamente non fruibile da chi ascoltava in streaming e che è suo dovere rendere possibile ai cittadini ascoltare il consiglio ove la vera informazione alla fonte si può avere e non la propaganda. Il presidente dimentica le mie osservazioni sui costi di ben due addetti stampa. Di nuovo sullo stanziamento per le migliorie alla aula consiliare leggano e rispondano all’interrogazione nel cui testo ho chiesto stato dell’arte e i dettagli di cosa si intende fare. Soldi statali o comunali devono essere ben impiegati per i cittadini. Alla fine mi sembra chiaro che a questa amministrazione dia fastidio quando chi è stato eletto, per la quarta volta consecutiva come me, dai cittadini chiavaresi nel loro consiglio comunale, chieda come e perché vengano spesi i soldi che, nazionali o comunali, sempre dei cittadini sono. Dà fastidio se si chiede con che tempi e modi si vogliono realizzare gli interventi a carico del comune. Insomma, danno fastidio la trasparenza e la rendicontazione di come si fanno le cose, ossia la buona pratica di ogni realtà. E ancora di più dà fastidio la democrazia. Che chi è stato eletto, anche in minoranza, svolga il proprio compito. E se non si rispetta ciò, non si rispetta chi lo ha votato e anche chi non lo ha fatto, perché si lede la democrazia della rappresentanza. Si ha fastidio di non essere soli al comando e senza controllo. Per quanto riguarda il mio successo, con quasi 13800 voti, con percentuali sopra la media nazionale e proprio a Chiavari 12% con il Terzo Polo da indipendente, vedo che brucia a chi certe competizioni se le sogna e che dice di essere civico, promette appoggi ma chi ha appoggiato mi pare abbia avuto una debacle».

Seguici sui nostri canali